Considerato il lago acido più grande del mondo, il Lago d’Orta fu al centro di pubblicazioni e convegni a livello internazionale.
Per approfondire:
L’inquinamento del lago
Il celebre limnologo Richard A. Vollenweider, pubblicò nel 1963 un approfondito studio sulla acidificazione e l’ammonio sulla Rivista dell’Istituto Italiano di Idrobiologia. Vollenweider collaborò a agli studi sul Lago d’Orta con Vittorio Tonolli, diventato direttore dell’Istituto Italiano di Idrobliologia nel 1951.
Collega e successivamente moglie di Tonolli, Livia Pirocchi diede un notevole contributo alle ricerche sul Lago d’Orta, in particolare negli studi sulle diatomee presenti nei sedimenti. Uno dei suoi lavori più importanti è stato presentato al XIV congresso internazionale della Società Internazionali di Limnologia e successivamente pubblicato nel 1961.
Come Edgardo Baldi, Livia Pirocchi era un’allieva di Rina Monti e aveva ereditato la sua passione e rigore per lo studio dei laghi. Alla morte del marito Vittorio nel 1967, Livia Pirocchi Tonolli ha assunto la direzione dell’Istituto, ampliando il suo profilo internazionale e promuovendo nuove ricerche in collaborazione con gruppi universitari nazionali e internazionali.
Avvalendosi di numerosi validi collaboratori durante la sua direzione Livia Pirocchi Tonolli ha costantemente proseguito negli studi sul Lago d’Orta da numerosi punti di vista: sono stai oggetto di ricerche e pubblicazioni la fisica e chimica del lago, le specie di microorganismi e i sedimenti, con particolare attenzione all’acidificazione e agli effetti inquinanti dei metalli.
Dal 1949, sono state condotte analisi dettagliate delle acque per i composti limnologici e i metalli pesanti, con metodologie e strumenti sempre più avanzati. Il laboratorio di chimica dell’Istituto è diventato centrale per molte ricerche limnologiche, non solo per i laghi d’Orta e Maggiore, ma anche per altri laghi insubrici e per le deposizioni atmosferiche a partire dal 1975.