Livia Pirocchi nacque a Milano nel 1909, da Antonio e Emilia Luisa Gatti. Suo padre fu insegnante di zootecnica alla Scuola superiore di agricoltura e a quella di medicina veterinaria, entrambe confluite poi nell’Università degli Studi di Milano
Dopo il diploma di maturità classica al liceo Berchet di Milano, nel 1928 Livia Pirocchi si iscrisse alla facoltà di scienze naturali a Milano, dove si laureò con il massimo dei voti nel 1932.
Durante gli studi universitari studiò con la biologa Rina Monti, tra gli insegnanti che maggiormente influenzarono la sua formazione e che la chiamò a lavorare, subito dopo la laurea, all’Istituto di zoologia, anatomia e fisiologia comparate di Milano, dove rimase fino al 1940. Livia Pirocchi fu insegnante di idrobiologia e piscicoltura all’Università di Milano dal 1949 al 1952 e poi ancora dal 1967 al 1973.
Gozzano - stagno brughiera, stagno gelato 19 gennaio_3
Nel 1939 iniziò a collaborare con Istituto italiano di idrobiologia di Pallanza, allora diretto da Edgardo Baldi, con cui aveva già collaborato ai tempi dell’università. Come assistente, ha contribuito in modo significativo alla vita e allo sviluppo dell’Istituto, conducendo studi importanti sui laghi alpini e sull’ecologia del plancton. Durante la Seconda Guerra Mondiale, con Baldi richiamato alle armi, Livia Pirocchi diresse temporaneamente l’Istituto. Negli anni ’40 e ’50, Pallanza è stata un centro di introduzione in Italia della genetica delle popolazioni naturali e della sintesi evoluzionistica, con simposi internazionali.
Nel 1950, Livia sposò il collega e medico Vittorio Tonolli, conosciuto a Pallanza, dove si era rifugiato per motivi politici durante la guerra. Insieme collaborarono a lavori come “Osservazioni sulla biologia ed ecologia di 170 popolamenti zooplanctonici di laghi italiani di alta quota”. Alla morte del marito nel 1967, Livia assunse la direzione dell’Istituto fino al 1979, curandone il passaggio all’interno dell’Istituto nel Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) nel 1977.
Livia Pirocchi Tonolli fu membro di numerose accademie e società scientifiche italiane e straniere. Nel 1933 entro a far parte parte della Società italiana di scienze naturali, e nel 1968 divenne rappresentante italiana della Societas internationalis limnologiae. Dal 1971 divenne membro dell’Istituto lombardo di scienze e lettere, della Società italiana di biogeografia, di ecologia, e dell’International Association for Ecology. Ha partecipato a riviste scientifiche internazionali, come Hydrobiologia e Freshwater Biology. Per le sue ricerche in campo limnologico, nel 1983 ricevette la prestigiosa medaglia Naumann-Thienemann.
Negli ultimi anni della sua vita si dedicò all’ecologia e all’ambiente, nell’ambito della protezione e della lotta contro l’inquinamento dei laghi italiani. Fece parte di varie commissioni internazionali e nazionali, tra cui quella del CNR per la conservazione della natura e delle risorse naturali, e la Commissione internazionale per la protezione dei laghi italo-svizzeri. Promosse inoltre iniziative umanitarie, istituendo l’International Vittorio Tonolli Memorial Fund per la ricerca sulle acque dolci nei Paesi in via di sviluppo e la Fondazione di cultura per la cardiologia Vittorio Tonolli.
Livia-Tonolli
Livia Pirocchi Tonolli morì nel 1985 a Suna, frazione di Verbania, vicino all’Istituto dove lavorò per gran parte della sua carriera.