Essendo il Lago d’Orta il lago acido più grande del mondo il successo dell’intervento di liming ebbe una risonanza internazionale e fu al centro di studi e articoli scientifici sugli aspetti fisici, chimici e biologici inerenti la ripresa del lago. Gran parte di questi studiosi apparteneva o aveva avuto contatti con l’Istituto di Idrobiologia.
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Gli effetti del liming
Se dopo il liming la risposta chimica fu rapida, quella biologica fu più lenta e graduale. Il plancton e il bentos (organismi che vivono sul fondo del lago) mostrarono segni di ripresa con tempi diversi. Subito dopo il liming, ci furono cambiamenti significativi nelle comunità fitoplanctoniche, con la ricomparsa di molte nuove specie.
Tra il 1995 e il 1997, si videro segnali di ritorno verso una comunità algale più tipica dei laghi profondi subalpini, anche se c’era ancora variabilità nelle specie dominanti a causa della presenza di sostanze tossiche nei sedimenti.
Gli studi sullo zooplancton dimostrarono che la ricolonizzazione fu instabile, con molte specie che non riuscirono a stabilirsi definitivamente.
Nel 2001, a vent’anni dal liming, la rivista dell’Istituto di Idrobiologia dedicò ampio spazio al Lago d’Orta, pubblicando numerosi articoli che facevano il punto sull’evoluzione del lago, successivamente raccolti nel volume “Lake Orta: a case study”. Questo lavoro rappresenta una testimonianza fondamentale del percorso di ritorno alla vita del Lago d’Orta.
Leggi gli articoli
Journal of limnology Vol. 60 No. 1 (2001)
Leggi gli articoli
Journal of limnology Vol. 60 No. 2 (2001)
Un altro importante volume monografico che ospitò gli studi sul lago dei precedenti anni venne pubblicato nel 2016 col titolo “Lake Orta a new lease on life”
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Gli studi continuarono a esplorare la genetica delle popolazioni emergenti, le condizioni critiche dei sedimenti e nuovi metodi di valutazione ecologica. Le ricerche sull’Orta continuarono a fornire preziose informazioni sul ripopolamento del lago e sui meccanismi di reazione alle condizioni tossiche. Grazie agli sforzi dei ricercatori, il Lago d’Orta diventò un caso studio importante per comprendere il recupero ecologico dei laghi acidi.