È possibile individuare tra il XIX e il XX secolo la nascita in Italia, soprattutto a Torino e Milano, di attività produttive relative alla rubinetteria. Nel Piemonte l’industria della rubinetteria trova diffusione anche nella zona del Lago d’Orta, in comuni come Borgomanero, Gargallo, Briga Novarese, Soriso, Gozzano, Bolzano Novarese, Alzo, Pella e Omegna e soprattutto Pogno, primo grande centro dell’industra del rubinetto, e San Maurizio d’Opaglio, ancora tra i centri più rilevanti a livello internazionale per la lavorazione dell’ottone.
Nell’ambito della lavorazione dei metalli nella zona del Cusio assume un posto di rilievo la cosiddetta “scuola dei peltrai”, apprendisti emigrati in altre zone dell’Italia e dell’Europa per acquisire il mestiere da artigiani esperti, che al loro ritorno, grazie alle conoscenze acquisite, avviarono botteghe e piccole fabbriche.
Tassello fondamentale per lo sviluppo dell’industria del rubinetto attorno al Lago d’Orta è stato lo sfruttamento delle cave, in particolare quelle di Alzo e Madonna del Sasso, grazie a manodopera specializzata proveniente dal Lago Maggiore e dalla Val d’Ossola. Tra i figli di questi scalpellini si contano molti dei fondatori delle prime rubinetterie della zona.
Fonte: Museo del Rubinetto