Marco De Marchi

Naturalista e filantropo, fu allievo di Pietro Pavesi. Con la donazione della sua villa di Pallanza nacque l'Istituto Italiano di Idrobiologia a lui intitolato.

Marco De Marchi, nato a Milano il 5 dicembre 1872, era figlio di Demetrio, proprietario di un’industria chimica in Argentina, e di Giuditta Ricciardi. Dopo i primi studi a Milano, nel 1890 si iscrisse alla facoltà di scienze dell’università di Pisa, ma dovette interromperli per gestire l’eredità familiare dopo la morte del padre nel 1893. Trascorse quindi molto tempo in Argentina tra il 1890 e il 1899, dove continuò a studiare privatamente. Tornato in Italia, si iscrisse all’università di Pavia, seguendo le lezioni di Pietro Pavesi e specializzandosi in studi planctonici e ornitologici.

Si laureò con lode nel 1901 con una tesi sui colibrì dell’Argentina, pubblicata nel 1905. Questa monografia è il suo contributo più importante alle scienze naturali, aggiornando la classificazione delle specie e trattando vari aspetti della vita dei colibrì. Continuò a pubblicare studi, soprattutto planctonici, e attrezzò un laboratorio limnologico nella sua villa di Pallanza sul Lago Maggiore. Sebbene progettasse una monografia sulla fauna del lago, riuscì a completarne solo una parte, riassunta in alcune pubblicazioni originali.

Oltre alla scienza, De Marchi si dedicò alla gestione dell’azienda di famiglia, a numerose iniziative filantropiche e a incarichi governativi. Fu vicepresidente (1910-11) e poi presidente (fino al 1936) della Società italiana di scienze naturali. Fondò e sostenne economicamente la rivista Natura, arricchì il Museo civico di scienze naturali di Milano con donazioni e finanziò spedizioni scientifiche e pubblicazioni costose.

Nel 1918 sistemò a proprie spese il giardino alpino al Piccolo San Bernardo, creando anche un laboratorio botanico. Creò l’incubatorio di Fiumelatte a Varenna, donato poi all’Istituto di idrobiologia dell’università di Milano. Fondò a Milano nel 1912 l’ospedale scuola “Principessa Iolanda” per infermiere professioniste.

Alla sua morte nel 1936, Marco dispose che la villa di Pallanza con il suo laboratorio fossero donati allo Stato italiano, dando vita nel 1938 all’Istituto italiano di idrobiologia. Donò anche la villa Monastero di Varenna per seminari scientifici e il palazzo di via Borgonuovo al Museo del Risorgimento, che oggi ospita anche la fondazione benefica “Marco e Rosa de Marchi”, voluta dalla moglie Rosa Curioni. Morì a Varenna (Como) il 15 luglio 1936.

Storia

1938 – 1951. Nascita dell’IRSA e studi di Edgardo Baldi

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Bibliografia

1912

Marchi, Marco De

Appunti limnologici sul Verbano Journal Article

In: Rend. R. Ist. Lomb. Sc. Lett, vol. 45, pp. 166-170, 1912.

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1910

Marchi, Marco De

Introduzione allo studio biologico del Verbano Book

Tipo-Lit. Rebeschini di Turati & C., 1910.

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1905

Marchi, Marco De

Su i Trochilidi dell'Argentina Journal Article

In: Monit. Zool. ital., xv1, pp. 229-233, 1905.

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