Riccardo de Bernardi nacque a Ispra nel 1947. Studiò scienze biologiche all’Università di Milano, laureandosi con lode nel 1972. Tra il 1967 e il 1972 ha lavorato come assistente volontario e borsista alla Divisione di biologia del CCR Euratom di Ispra, collaborando con O. Ravera su ricerche di radioecologia, dinamica di popolazione ed ecologia degli organismi di acqua dolce.
Entrò a far parte dell’Istituto di Idrobliologia nel 1972 come borsista e rimanendovi come ricercatore. Le sue ricerche nei primi anni si sono concentrate soprattutto sull’ecologia degli organismi acquatici e sulla dinamica di popolazione, sia a livello sperimentale che teorico-matematico. Ha effettuato numerosi viaggi di ricerca nei principali centri di limnologia internazionali.
Dal 1975 membro del Plankton Ecology Group della Societas Internationalis Limnologiae e dell’International Association for Ecology, e nello stesso anno consulente della Commissione delle Comunità Europee su temi ambientali riguardanti la qualità delle acque dolci europee. Dal 1977 al 1980 ha fatto parte di commissioni per lo studio e la tutela dei corpi d’acqua in Lombardia. Ha ricoperto vari ruoli nella Associazione Italiana di Oceanologia e Limnologia, essendo segretario, membro del Consiglio di presidenza e presidente.
Nel 1987 è diventato rappresentante italiano della Societas Internationalis Limnologiae e membro del Baldi Memorial Committee. Ha fatto parte di gruppi di studio per il Centro per la Promozione e la Valorizzazione della Ricerca a Roma e del CNR per le iniziative sui problemi ambientali. Ha organizzato campagne di intercalibrazione delle metodologie chimiche in oceanologia e limnologia e ha contribuito alla preparazione del Piano Nazionale per la Ricerca sull’Ambiente (PNRA).
Nel 1983 è diventato membro della Commissione scientifico tecnica della Commissione Internazionale per la Protezione delle Acque italo-svizzere e del Comitato Nazionale Italiano Grandi Dighe. È anche membro della Commissione Dipartimentale per l’Oceanografia, la Pesca e l’Acquacoltura del CNR e del Comitato Nazionale per l’Anno Europeo dell’Ambiente.
Fa parte del Consiglio direttivo della Società Italiana di Ecologia (SItE) e di diverse commissioni regionali su temi di protezione e gestione ambientale, dell’Executive Board del Vittorio Tonolli Memorial Fund for Furthering Limnology in Developing Countries e del Consiglio di amministrazione della Fondazione di cultura per la cardiologia Vittorio Tonolli.
È stato relatore e organizzatore di numerosi congressi nazionali e internazionali.
Direttore dell’Istituto Italiano di Idrobiologia dal 1983 si è occupato di applicare i risultati delle sue ricerche sulla dinamica delle popolazioni acquatiche per migliorare la qualità ambientale e la produzione di biomasse planctoniche in acquacoltura termica. Ha pubblicato circa 130 articoli scientifici e curato alcuni volumi di studi specialistici.