Struttura di un lago

Il ciclo dell’acqua

I laghi sono le più grandi e maggiormente accessibili riserve d’acqua dolce sulla Terra. Anche se l’acqua nel nostro pianeta è abbondante, la maggior parte è acqua salata negli oceani e quindi non direttamente utilizzabile da animali e piante che vivono sulla terraferma.

L’acqua non è immobile ma si muove continuamente: la superficie terrestre e l’atmosfera agiscono come un enorme impianto di desalinizzazione alimentato dall’energia solare, che fa evaporare l’acqua dagli oceani. Circa l’85% di tutta l’acqua che evapora ogni anno proviene dai mari, pari a circa 500.000 km3. Il restante 15% proviene dall’evaporazione delle acque superficiali continentali e soprattutto dalla traspirazione delle piante. Questo processo è chiamato evapotraspirazione. L’acqua evaporata ricade sulla superficie terrestre sotto forma di precipitazioni (pioggia o neve), tornando ad alimentare fiumi, laghi, oceani e falde acquifere.

Il ciclo dell'acqua

Sezioni di un lago

Per orientarsi meglio nella conoscenza di un lago vengono identificate diverse sezioni, sia per quanto riguarda la profondità che la distanza dalle rive.

Se guardiamo in orizzontale, possiamo distinguere:

  • Zona litorale: è la parte del lago che va dalla riva fino a dove arriva abbastanza luce per far crescere le piante (chiamata anche zona eufotica o trofogenica). In estate, questa è anche la zona dove l’acqua, riscaldata e ben mescolata, arriva fino al fondo.
  • Zona pelagica: si trova solo nei laghi profondi ed è la parte che non è direttamente influenzata dalla riva e dal fondo.

Guardando in verticale, nella zona pelagica possiamo distinguere:

  • Zona eufotica o trofogenica: è dove arriva la luce del sole. Al suo interno c’è una zona di mescolamento che è delimitata durante i mesi caldi da uno strato chiamato termoclino, dove la temperatura dell’acqua diminuisce sensibilmente.
  • Zona afotica o trofolitica: è dove la luce non arriva.

La zona tra la parte inferiore del termoclino e il fondo del lago è chiamata zona profonda.

Sezioni di un lago

Il bacino di un lago

Il bacino imbrifero è la zona di terra che convoglia l’acqua piovana verso un corpo d’acqua specifico attraverso fiumi e torrenti. Questa zona è delimitata da una linea di spartiacque: le acque che cadono al di là di questa linea vanno verso altri corsi d’acqua. Il bacino imbrifero gioca un ruolo cruciale negli ecosistemi acquatici: la sua estensione determina quanto acqua finisce nei laghi, la composizione delle sostanze minerali influisce sulla chimica dei laghi stessi, mentre la vegetazione presente influisce su come l’acqua defluisce e viene evaporata. Le acque che scorrono attraverso il bacino possono contenere sostanze organiche, inorganiche e inquinanti a seconda di come il territorio è usato (agricoltura, industria, area urbana).

In breve, la salute e lo sviluppo nel tempo degli ecosistemi dei laghi dipendono molto dalle caratteristiche del territorio circostante.

Leggi anche

Bibliografia

2006

Bertoni, Roberto

Laghi e scienza : introduzione alla limnologia Book

Aracne, 2006, ISBN: 88-548-0473-8.

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