Vittorio Tonolli nacque a Milano nel 1913 in una famiglia benestante di industriali, figlio di Alessandro Tonolli e Orestina Viganò.
Studiò a Milano alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, laureandosi nel 1939 sotto la guida del Professor Cazzaniga dell’Istituto di Medicina Legale.
Nel 1944, coinvolto in attività antifasciste, trovò rifugio all’istituto Italiano di Idrobiologia, dove si appassionò all’idrobiologia e iniziò a collaborare con i ricercatori, in particolare Edgardi Baldi e Livia Pirocchi. Rimase all’Istituto anche dopo la fine della guerra.
Vittorio e Livia Tonolli con Adriano Buzzati Traverso
I suoi studi toccarono svariati argomenti, dalla fisiologia delle dafnie all’idrobiologia e limnologia dei laghi dell’Alta Valle Bognanco, dalla biometria e statistica di popolazione dei copepodi nei laghi alpini al valore di saturazione dell’ossigeno in acqua in rapporto a temperatura e pressione barometrica. Studiò a lungo il Lago d’Orta, oltre che i laghi Maggiore e di Lugano.
Nel 1950 sposò Livia Pirocchi e divenne Vicedirettore dell’Istituto, dedicandosi completamente agli studi limnologici, pubblicando molti lavori e ottenendo notorietà. Nel giugno 1951 ha ottenuto la libera docenza in Idrobiologia e Piscicoltura. Alla morte di Baldi, è stato chiamato a continuarne l’opera e il 18 agosto 1951 è stato incaricato della direzione dell’Ente. Con la moglie, costituiva una coppia di ricercatori di grande valore, punto di riferimento autorevole per questi studi in Italia, e al centro di una vasta rete di relazioni scientifiche internazionali.
Ricoprì l’incarico di docenza al corso di Idrobiologia alla Facoltà di Scienze dell’Università di Milano dal 1951-52 fino alla sua morte e ricoprì incarichi di responsabilità in programmi e commissioni a livello internazionale: fu, per esempio, Delegato Italiano nell’International Board della “Societas Internationalis Limnologiae” e Membro della Commissione Italo-Svizzera per la Protezione delle Acque Promiscue Contro la Polluzione. Nel 1960 venne nominato Direttore Scientifico di un Programma di ricerca con la “International Atomic Energy Agency” di Vienna per uno studio sull’accumulo di radiosotopi nelle catene alimentari lacustri.
Fu anche Presidente del Comitato di Gestione di un contratto Euratom – CNEN con il Laboratorio per lo Studio della Contaminazione Radioattiva del Mare a Fiascherino, Fellow nell’American Association for the Advancement of Science, e membro del Comitato italiano dell’International Biological Programme (IBP) e Convener della sezione Productivity in Freshwater.
Nell’ottobre 1964 venne nominato Presidente della Commissione Italo-Svizzera per lo Studio Scientifico delle Acque Comuni, e nel 1965 Presidente dell’Unione Zoologia Italiana, che tenne il suo congresso a Pallanza. Inoltre fu membro di diverse commissioni scientifiche del CNR, tra cui la Commissione di Oceanografia e Limnologia, il Gruppo di Studio per l’Ecologia e la Commissione Italiana per il Programma Biologico Internazionale.
Fonte: Armocida, Giuseppe: L’Istituto italiano di idrobiologia ‘Dott.Marco de Marchi’ : cinquanta anni di ricerche (1938 – 1988). Istituto italiano di idrobiologia, 1988.