Situato ai piedi del versante sud delle Alpi, il Lago d’Orta, conosciuto anche come Cusio, è il più occidentale e il più piccolo tra i laghi profondi subalpini. Più dell’80% delle acque lacustri italiane (123 km³) si trovano nella fascia subalpina, grazie a due principali fenomeni: la formazione delle conche lacustri e la loro alimentazione idrica. Le montagne, come le Alpi, bloccano il movimento delle masse d’aria umida; la pendenza dei versanti fa salire l’aria che, raffreddandosi, porta spesso a piogge. Per questo motivo, le zone subalpine ricevono più precipitazioni rispetto alla media nazionale.
Oggi, sulle Alpi piove e nevica soprattutto, ma l’aumento delle temperature degli ultimi decenni sta facendo sciogliere anche gli ultimi ghiacciai. Nel corso dei millenni, ci sono stati periodi glaciali che hanno fatto estendere i ghiacci fino alle pianure, con intensità decrescente man mano che ci si allontanava dai rilievi. Queste enormi masse glaciali hanno modellato profondi solchi fluviali creati milioni di anni fa, durante il Messiniano (7-5 milioni di anni fa), quando il livello del Mediterraneo era molto più basso di oggi.
Durante l’epoca Wῡrmiana (l’ultima glaciazione, 90.000-20.000 anni fa), la conca che oggi ospita il Lago d’Orta era occupata da un ramo secondario del ghiacciaio dell’Ossola (Sempione), mentre il ramo principale si univa al ghiacciaio del Ticino, formando insieme il bacino del Lago Maggiore. Il profilo a U tipico delle valli glaciali presenta lungo il lago un’incisione a V, caratteristica delle valli fluviali. Questo particolare, studiato dai geologi, ha permesso di attribuire l’origine della conca lacustre prima all’azione fluviale e poi a quella glaciale. Quindi, l’origine del Lago d’Orta e degli altri grandi laghi subalpini viene definita “fluvio-glaciale”.
Caratteristiche morfometriche ed idrologiche di alcuni importanti laghi italiani
Lago | Altezza | Area | Volume | Profondità massima | Profondità media | Area del bacino imbrifero | Portata emissario | Tempo di rinnovo |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
metri sul livello del mare | km2 | km3 | m | m | km2 | m3s-1 | anni | |
Como | 198 | 145,9 | 22,5 | 410 | 154 | 4509 | 158,3 | 4,5 |
Maggiore | 194 | 212,5 | 37,5 | 370 | 177,5 | 6599 | 296 | 4 |
Garda | 65 | 367,9 | 49 | 350 | 133,3 | 2260 | 58,4 | 26,8 |
Lugano | 271 | 48,9 | 6,5 | 288 | 134 | 565,6 | 0,38 | 8,2 |
Iseo | 186 | 61,8 | 7,6 | 251 | 123 | 1736 | 58,7 | 4,1 |
Orta | 290 | 18,1 | 1,3 | 143 | 71,6 | 115,7 | 4,6 | 8,9 |
Settimo per volume tra i laghi italiani, l’Orta ha un bacino imbrifero che è 6,4 volte la superficie del lago. Il tempo teorico di rinnovo delle sue acque è di 8,9 anni e fa parte del bacino imbrifero del Lago Maggiore. La conca del lago è lunga quasi 14 km, ha una superficie di 18,12 km², con una profondità massima di 143 m e una media di 71,60 m. È divisa in tre sezioni: una zona di bassofondo a sud-est con una profondità massima di 37 m, una cuvetta centrale con una profondità massima di 122 m, e una parte settentrionale con una profondità massima di 143 m. I suoi affluenti sono rappresentati da cinque torrenti perenni, oltre ad altre acque temporanee e alcune sorgenti, anche subacquee.
Il Lago d’Orta scarica le sue acque a nord nel Fiume Toce, che sfocia nel Lago Maggiore, attraverso l’emissario Nigoglia, un corso d’acqua permanente ma con un regime variabile, che un tempo causava notevoli variazioni di livello legate alle piogge. Nel 1895 si è costruita una diga sull’emissario per mantenere costante il livello del lago e fornire forza motrice agli stabilimenti industriali di Omegna. Dal 2014-2016, con la rimozione delle paratoie della diga, il lago è tornato ad essere naturale.
Fonte: Bonacina, Carla: Lake Orta: the undermining of an ecosystem. In: Journal of Limnology, vol. 60, no 1, pp. 53–59, 2001. Link
Localizzazione geografica e caratteristiche morfometriche dei laghi subalpini profondi meridionali (DSL) dell'Italia settentrionale
Fonte: Salmaso, Nico; Morabito, Giuseppe; Mosello, Rosario; Garibaldi, Letizia; Simona, Marco; Buzzi, Fabio; Ruggiu, Delio: A synoptic study of phytoplankton in the deep lakes south of the Alps (lakes Garda, Iseo, Como, Lugano and Maggiore). In: Journal of Limnology, vol. 62, no 2, pp. 207–227, 2003. Link